Università italiana tra le più care d'Europa

La cosa assurda è che tutto è inverito: in Germania dove anche il più semplice operaio guadagna sui 1800/2000€ (se non più) netti di stipendio l'università è gratuita quando potrebbe benissimo essere a pagamento (certo non ai nostri ridicoli livelli), da noi dove l'operaio se va bene ha sui 800/1200€ paghiamo quelle cifre li. Bah....

Francesco Cottellero ha scritto:La cosa assurda è che tutto è inverito: in Germania dove anche il più semplice operaio guadagna sui 1800/2000€ (se non più) netti di stipendio l'università è gratuita quando potrebbe benissimo essere a pagamento (certo non ai nostri ridicoli livelli), da noi dove l'operaio se va bene ha sui 800/1200€ paghiamo quelle cifre li. Bah....

Dipende dalla sensibilità culturale verso l'istruzione, in Italia chi va all'università viene considerato un privilegiato, mentre in altri Paesi si pensa che tutti debbano andare all'università per elevare culturalmente l'intero Paese. Se vedi anche le borse di studio in Italia sono poche, proprio perché il diritto allo studio sulla carta è trai diritti fondamentali, ma nella pratica è un "diritto minore".

Consideriamo che al netto dei contributi da versare all'università ci sono anche le spese accessorie, cioè i libri, che non sono detraibili dalle tasse, mentre altri Paesi addirittura passano dei sussidi agli studenti per renderli un minimo autonomi economicamente dalle famiglie.

Bisognerebbe abbassare il livello della contribuzione studentesca e imporre regole sui libri di testo: detrazione del 19% dalla dichiarazione dei redditi, obbligo di non ripubblicare il testo per 5 anni (con aggiornamenti gratuiti online) e limiti sui prezzi di copertina.

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